Argomento sempre attuale e molto caro ai consumatori italiani: quanto costa mantenere la propria auto?
Domanda interessante, con risposta variabile a secondo del modello che si possiede ma anche di elementi aggiuntivi come l’agenzia che gestisce la polizza assicurativa. Nel 2012, si conta un incremento totale dei costi che si aggira sui circa 600 euro rispetto all’anno precedente: cifra discutibile ma senz’altro notevole nel breve periodo, e in particolare se si considera i ben 780 euro di RC auto e l’ormai enorme esborso di carburante, con quasi 500 euro.
Federconsumatori ha rilasciato una serie di dati piuttosto preoccupanti con diretto collegamento a quanto espresso finora: le cause più comuni degli incrementi nelle spese per mantenere la propria auto sono il rincaro deciso e costante dei costi per il carburante, l’assicurazione per il veicolo, i pedaggi autostradali e la sua manutenzione.
Sono dei rincari decisamente insostenibili se si pensa al proliferare di tasse tipico della legislatura italiana che già spreme a dovere i cittadini, soprattutto per quanto riguarda generi di prima necessità come quelli alimentari.
35-40 euro di manutenzione per il proprio veicolo può sembrare un costo irrisorio, ma è uno dei tanti che bisogna sopportare. Se a questo si aggiunge la diversità di criterio con il quale molte delle agenzie assicurative e gli intermediari presentano il loro preventivo alla clientela, c’è davvero da preoccuparsi. Per fortuna il decreto legge che ha trovato recente approvazione obbliga le imprese a presentare almeno 3 diversi campioni provenienti da altre fonti al fine di garantire la trasparenza delle transazioni oltre ai dati sul premio e note informative varie.
Ne consegue che ogni minima opportunità di risparmio è da prendere al volo e approfittando di una disposizione che per una volta è dalla parte dei consumatori (oltre che della presenza di un comitato per la difesa dei loro diritti, nato di recente) è possibile prendere del tempo per decidere quali offerte potrebbero agevolare le spese assicurative.
I precedenti sulla guida sono tra i principali motivi di controllo da parte delle agenzie, motivo per cui vantare un curriculum stradale immacolato è di grande aiuto ai fini di candidarsi con successo alle offerte migliori presenti sul mercato. Vale anche il tipo di copertura offerto, che spazia dalla semplice responsabilità (che provvede a un premio inferiore nella maggior parte dei casi) fino a sfociare in garanzie complete su collisioni ed altre dinamiche di protezione del proprio automezzo. Proprio per questo si consiglia di scegliere sempre con cura e guardarsi attorno: la scelta di una buona assicurazione può salvarvi da spese inutili, oltre che fornirvi sicurezza al volante.
Buongiorno,
la mia domanda è:
Non avendo più la macchina da novembre 2008, ovvero da 4 anni, ovviamente non ho più avuto anche un’assicurazione.
Ero arrivato, dopo 10 anni di guida, alla classe di merito 4.
Dovendo riprendere la macchina adesso, per l’assicurazione posso ripartire da quale classe?
Grazie in anticipo
@Valentino: la classe di rischio la puoi conservare per max 5 anni e per la nuova assicurazione devi presentare il vecchio attestato di rischio. Se vuoi ti possiamo fornire noi un preventivo per la tua nuova auto.